I giorni che precedono il ciclo sono sempre un po' deleteri per tutti...voglia di dolci e senso di insofferenza generalizzati che ti rendono antipatica persino a te stessa, figuriamoci a chi ti vede ridere e piangere contemporaneamente senza capire come fare per farti stare meglio....il delirio insomma!
Se poi ci aggiungi che in quei giorni il cibo occupa una parte dei pensieri spropositata, tutto si riveste di una sconfortante patina grigiastra.
E' come quando ti ferisci e ti danno dei punti di sutura. Dopo un po' la ferita è completamente rimarginata...ma rimarrà sempre sensibile al tatto, al cambio del tempo ecc.
A mente lucida mi sembra assurdo che qualcuno possa farsi condizionare dal cibo...però poi osservo la mia giornata di oggi e vedo una persona che dopo aver fatto la solita colazione, arriva in ufficio e dalle 10 in poi non fa che masticare.
1 biscotto, un pezzo di pane, un ovetto di cioccolato, uno yogurt, 2 banane che costituiscono il pranzo, formaggio, rotolo di pasta sfoglia prosciutto e mozzarella, muffin al cioccolato.
Ok, potrebbe essere stata solo una giornata in cui avevo più fame...ma è proprio questo il punto. Non avevo fame.
Una amica che di professione fa la psicologa, mi ha detto che in questi casi, dopo aver mangiato nonostante il senso di sazietà, potrebbe essere utile chiedersi "Cosa rappresentava ciò che ho appena mangiato?"
Proviamoci.
biscotto: erano le 10 e nella mia testa c'era il pensiero che a quest'ora di solito ho fame e quindi l'ho fatto in maniera quasi automatica.
Ovetto di cioccolato: erano lì in vista...non mi facevano molta voglia...eppure
Yogurt: un po' come per il biscotto, l'ho mangiato automaticamente.
Formaggio (prima di cena): non ho fatto merenda e dopo la corsa avevo fame...forse se avessi spezzato l'appetito prima non ci sarei cascata...
Muffin: questo è stato proprio un auto sabotaggio...l'ho cercato e mangiato in 3 bocconi...
Rotolo di pasta sfoglia: giunta all'ora di cena, ho mangiato perché "era giusto farlo" nonostante fossi sazia...avrei dovuto ascoltarmi.
La sensazione di base è quella di insoddisfazione...come se mancasse qualcosa...
Insicurezza...come se non fossi in grado di scegliere cosa è giusto.
Impotenza...come se non potessi cambiare le cose.
Ok, questa è la visione NERA.
Scrosto un po' la patina del "è tutto uno skifo" e osservo meglio.
Vedo una persona che ha avuto tensioni in ufficio e ha riversato lo stress sul cibo. Non è una giustificazione, ma è di certo meno peggio del "sono pervasa da forze cattive".
Ho mangiato in maniera automatica perché sono abituata a farlo...cattive abitudini sulle quali si può agire.
Le banane hanno costituito il pranzo quindi ok.
Cioccolata e muffin....e vabbè...amen! E' successo. E' passato.
Rotolo al formaggio e prosciutto: prima o poi imparerò ad essere mentalmente presente al momento del pasto.Un passo per volta.
Grattando ancora un pò, vedo anche una persona che nonostante la poca voglia e la pioggia minacciosa, ha indossato le sue scarpette ed è andata a correre..
Conclusione: essere troppo dura non me stessa non servirà a nulla. Ho dato un nome alle emozioni e so che la prossima volta potrei reagire diversamente. Il resto è già passato, e il passato se lo tiene.
E soprattutto, c'è sempre un altro punto di vista.
Grazie a Rita (rdiario), la cui chiacchierata ha ispirato parte di questi pensieri che da neri son diventati grigio chiaro!!!


3 commenti:
Hai proprio ragione!
Ps. ma nn ho ben capito come ti ho ispirata.. ^-^...
Bacioni!
Rita
Non c'è una cosa nello specifico, ma la positivià con cui mi scrivevi faceva riemergere il buon umore e la consapevolezza che non poteca essere tutto così nero come appariva. Mi hai fatto sentire bene!
Spesso giornate come queste succedevano anche a me, ed il finale era assai peggio .... " visto che ormai ho esagerato tutto il giorno, stasera continuo... Non avrebbe senso ormai fare la dieta proprio stasera.... ho mangiato schifezze e continuo con altre schifezze"... E così dicendo prima mi divoravo un pacco di biscotti e poi mi facevo divorare dai sensi di colpa. Adesso se mi ritrovo a mangiarmi un pezzo di cioccolata che avrei potuto evitare, non mi "odio e mi punisco" come prima, ma mi riprometto di stare più attenta la prossima volta senza rovinarmi la giornata per l'accaduto... Anche se ancora alcune volte non funziona, la situazione e' notevolmente migliorata! Provare per credere! Kiss
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