"Paroloni" ho pensato la prima volta che me ne ha parlato...poi però testarda e cusiosa come sono ho pensato "Proviamo a capirne di più...magari è la svolta!".
Durante il nostro incontro me ne stavo lì bella come il sole, a guardarla con un'aria di sfida che serviva a dirle "guarda che io so già tutto! Ho individuato il nocciolo della questione quindi non credo che tu possa fare qualcosa, se questi colloqui devono servire a capire cosa so già, tanto vale lasciar perdere!"
Già, perchè a livello teorico sono un asso! Potrei scrivere un libro su "Il mio rapporto con il cibo" . Le ho parlato di tutte le volte in cui il cibo ha rappresentato
- un premio
- una distrazione
- un amico
- un nemico
- qualcosa da odiare e così via....
"Beh, mi sembra ovvio che qui ci sia ancora in atto una forte dipendenza dal cibo. Il cibo è solo cibo... quando assume connotati così diversi e in grado di occupare gran parte dei pensieri, c'è qualcosa che non va. Hai fatto un elenco di constatazioni ma non hai nominato nemmeno una sensazione o emozione provata"
Cosa!?!?!?!? Io dipendente dal cibo????? Eh no!!!! Io ne sono fuori!!! Dentro di me mi sono infervorata perchè ero davvero convinta di aver superato questa fase...e invece ho dovuto ammettere che si...sono ancora dipendente dal cibo.
Mi sono immaginata in un centro per mangiatori anonimi a presentarmi a tutti
"Ciao sono Daniela e sono dipendente dal cibo"
"Ciao Daniela, raccontaci la tua storia!"
Meno male che la mia immaginazione mista ad una sana autoironia mi permette di buttarla sul ridere perchè è stato un duro colpo!! Per un attimo mi sono detta "e allora??? tutto il lavoro fatto fin qui dove mi ha portata???" Poi, recuperato un pò di equilibrio, mi sono ricordata che fine a qualche anno fa mi svegliavo di notte per svuotare il frigo mentre adesso no.
Fiù....qualcosa di buono a cui restare completamente e fiduciosamente aggrapapta c'è!
Quindi, ricapitolando, devo accettare il fatto che io abbia ancora una dipendenza dal cibo e che ci sono abitudini alimentari sbagliate profondamente radicate in me.
Tra una riflessione e l'altra mi sono accorta che sono quasi 10 anni che mi guardo da un punto di vista "alimentare" e speravo davvero di essere ormai vicina alla conclusione di questo capitolo epocale.
Però se mangi tutta la piazza nonostante a metà sia già sazia, se non riesci a gustare ciò che metti in bocca perchè troppo vorace, se nel fare le porzioni ti assicuri di avere sempre quella più grande...beh forse qualcosa che non va c'è.
Vada per lo sconforto...ma dopo 5 minuti di sgomento ho deciso di rimettermi in gioco... ancora una volta!!
E voi? Avete mai provato la sensazione di essere "schiavi" del cibo? Avete mai pensato che la scelta/paura di cosa mangiare occupasse più tempo del normale?
Nei prossimi giorni vi posterò gli esercizi che mi sono stati dati in questo nuovo percorso.
Oggi ho preferito dare spazio alla condivisione e allo sfogo.
Buona serata
Sun


4 commenti:
Ritorna il leitmotiv della forza di volontà. Uno slogan (sindacale) il tuo: “se mangi tutta la piazza nonostante a metà sia già sazia”… Ripetilo tre volte con ritmo da urlo (di piazza) del popolo e vedrai anche tu passare il corteo di tegamini rossi fumanti con maccaroni e sugo a volontà…
Eh già! Come dice Vasco…
Io ho il problema opposto: ho poca fame, faccio sport e dimagrisco costantemente, nonostante non voglia. Se provo a mangiare oltre il dovuto, sto male e non digerisco; la scelta di cosa non mangiare mi occupa più tempo del normale… (per le spiegazioni del rifiuto).
Quindi… via lo sconforto, mangia più mele e carote e metti una foto orrenda sul frigorifero…
Caro Mariano, te lo devo proprio dire! All'inizio non avevo ancora ben capito se mi stessi simpatico o meno ma adesso devo ammettere che mi fai davvero un sacco di simpatia!!
Credo che riconoscere il problema fosse parte della soluzione ma credo anche che una volta individuato sia necessario darsi da fare.
Sentirmi dire di avere un problema con il cibo non è stato piacevole ma va bene così!
E' giunto il momento di riprendermi la mia vita.
Non ho intenzione di mollare nè la corsa nè la piscina e ho intenzione di sfatare uno per uno tutti i miei falsi miti.
Sono una persona combattiva e so di potercela fare!
Oh là!
e visto che ci siamo...perchè quando corro ho male alle ginocchia? che dipenda dal fatto di essere partita dal nulla a correre 3 volte a settimana? Che sia un problema di postura?
Al coach la parola!
Grazie Sun...
Dolori: mi sarei stupito del contrario. La corsa viene "DIGERITA" dal corpo molto più lentamente che dalla mente (ovviamente). I dolori del "giovane podista" iniziano dalle ginocchia e precisamente dalla bendeletta ileo-tibiale, la parte laterale esterna che, infiammata, fa sentir male al solo piegamento. Se il dolore è interno, sottorotula, allora è meniscale. In ogni caso, devi iniziare lentamente e non pensare che sia la corsa a bruciare grassi - almeno per i primi mesi. Il corpo, infatti, reagisce lasciando le riserve intatte finchè "non si stanca", ovvero dopo mesi di continuità. In pratica, all'inizio, per intaccare le riserve (grassi/proteine, invece che zuccheri/carboidrati)bisognerebbe correre oltre 45 minuti (e la cosa fa male al corpo, inizialmente). Dopo alcuni mesi, invece, l'attacco alle riserve avviene prima, intorno ai 30 minuti circa.
La cosa importante, dunque, è quella di correre tre volte la settimana - per circa 20/30 minuti e non più - in modo da abituare l'organismo intero al nuovo "standard" dinamico. E senza rompere dei pezzi di hardware...
Adesso vorrei da te un parere: sto per consigliare ad un'amica (in leggero sovrappeso) il seguente prodotto:
http://www.nuvoryn.it/ingredients.html
Che ne pensi?
In merito ai dolori, mi passano dopo un pò che corro. Ho comprato un paio di scarpe mizuno per la corsa e vediamo se col passare del tempo la situazione si appiana. Sto cercando di fare anche attenzione alla postura tenendo la schiena il più eretta possibile;)
Per quanto riguarda il prodotoo, invece, credo che non sia molta differente dai mille "mangia e perdi" o "giorno¬te" abbondantemente pubblicizzati in tv. Di certo le erbe di cui si parla hanno delle proprietà benefiche. E' ben noto che il the verde abbia proprietà anti-invecchiamento, drenati e in grado di accellerare il metabolismo (nell'ambito delle diete è ampiamente consigliato infatti).
Il guaranà l'ho utilizzato durante le fasi intense di studio in quanto in grado di fornire energia al corpo. Anche questo sembra avere capacità accelleranti del metaboliscmo ma anche controindicazioni tipo tremolii ed eccesso di nervosismo. Inoltre, l'uso di questi prodotti funziona solo se accompagnato da alimentazione equilibrata e da adeguata attività fisica...in pratica da soli fanno ben poco. Nulla vieta che possa comunque farsi delle grandi bevute di the verde che male non le fa!
Per quel prezzo consigliale di iscriversi in palestra o di andare da un nutrizionista. E, soprattutto, consigliale di seguire il mio blog!! E' gratis e anche se non ti fa dimagrire, offre uno spazio per il confronto e lo stimolo!!!
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