martedì 27 marzo 2012

Il potere anestetizzante del cibo

Questa pagina di diario l'ho scritta tanto tempo fa... Da allora sono cambiate molte cose eppure talvolta ancora mi riconosco in questo racconto

"Ieri sera, come capita già da un pò di sere, ho fatto fatica ad addormentarmi. Belli i tempi in cui "Maurizio Costanzo Show" ti poneva dolcemente nelle braccia di Morfeo. Mi bastavano 5 minuti della sua voce lenta e cantilenante per scivolare nella dimensione onirica....Forse potrei reperire qualche VHS...Come ogni persona che ha difficoltà nel prender sonno, mi sono affidata all'arte più antica dall'invenzione del telecomando: lo zapping! Gira e rigira prima o poi si riesce a trovare sempre qualcosa che ti dispiace meno di qualcos'altro. La mia scelta è ricaduta su Grace's Anatomy. Sferruzza di qua, tagliuzza di là, ricuci su, anestetizza giù e così via. L'anestesia è stata la vera protagonista della puntata, almeno nel mio cervello bacato. Come sarebbe un mondo senza anestesia? Sicuramente meno peggio di un mondo senza nutella, ma quella è un'altra storia. In ogni caso una cosa è innegabile: l'inventore dell'anestesia meriterebbe il premio Nobel per qualunque cosa questo premio sia stato istituito!! Puoi concederti il lusso di farti affettare senza sentire il minimo dolore. Pazzesco. L'unica volta in cui ho avuto l'occasione di provarla è stato quando il dentista ha dovuto farmi un'otturazione. La sensazione è stata stranissima: sembrava quasi che la bocca non fosse più parte del mio corpo su cui esercitare alcun tipo di controllo ed infatti quando si è trattato di risciacquare le fauci, le labbra non hanno risposto al comando "sputa nel lavandino" e il tutto si è tradotto nel "fare la doccia" al mio dentista...povero...forse gli era già capitato perchè non mi sembrava granchè sorpreso. So che solitamente vaneggio e scrivo ciò che mi passa per la mente come se fossi in trance senza nessun filtro, ma nell'ambito del mio percorso alimentare, assicuro che l'anestesia assume una grande importanza, non solo per gli effetti che produce nel nostro corpo nel periodo post-operatorio, ma come concetto in sè! Adesso ci arrivo, coi miei tempi, ma ci arrivo. L'anestesia, soprattutto quella locale, è lo strumento per non sentire dolore mentre ti sottoponi a qualcosa di doloroso. E' affascinante perchè il corpo è il tuo, ma come se si trattasse di una filiale, di una sede distaccata, la parte anestetizzata si sottrae al tuo controllo momentaneamente. Niente dolore, niente controllo...momentaneamente.
Svanito l'effetto ritornano l'uno e l'altro come una coppia di sposini novelli e felici!
Per qualcuno l'abuso di cibo può essere paragonato all’anestesia delle sofferenza dell'anima. Grassi e zuccheri arrivano dritti dritti al cervello (senza nemmeno passare per il via) e ti danno quella sensazione di estasi mista a felicità . Più ti riempi e più raggiungi un livello di serenità, pseudo-serenità!
Ho scoperto che esiste una vera e propria campagna di marketing che insieme al nostro cervello, ordisce un complotto ai nostri danni convincendoci che chi nasce grasso muore tale e non può dimagrire! In una società che privilegia spesso la magrezza, siamo costantemente attaccati da messaggi discordanti tra di loro: devi essere bello e magro, ma non puoi non assaggiare quella merendina favolosa al cioccolato, tanto poi c'è la pillola magggica che ti fa dimagrire. MADDECCHE'!?!?!?!?!

Passiamo anni a concentrarsi sui vari tipi di dieta e sul numero che temiamo appaia sulla bilancia, ma la verità è che ci si concentra sui particolari (kg e calorie appunto) per non guardare la situazione nella sua interezza. Perchè privarmi dei piaceri del palato? Tanto nulla cambierà, grassa sono e grassa resto...nei momenti di lucidità mi faccio prendere dallo sconforto per la situazione, soffro e allora ricorro al cibo per non sentire dolore perdendo il controllo di quanto mangio (ecco finalmente il concetto dell'anestesia). Svanito l'effetto, ritornano sensi di colpa, sofferenze e disagi e siamo pronti a ricominciare con un'altra bella abbuffata.

A meno che....a meno che non si scopra il sistema per saziare con altre esperienze e mancanze ciò che solitamente saziamo con il cibo.
Direi che questo sarebbe meraviglioso.
A quali attività dedicarsi? Come fare per spostare l'attenzione? Io provo a dedicarmi ad attività manuali che mi tengano occupata abbastanza a lungo e lontana dal frigo. E mi dedico con passione a questo blog. A volte scrivere è pesante perchè sebbene i concetti siano abbastanza chiari in mente, concretizzarli con l'uso di parole di senso compiuto è tutta un'altra storia. Poi ho scoperto vari esercizi pratici che è possibile fare per risvegliare parti di se addormentate. Io credo che possano servire. Fosse anche solo per il fatto che ti costringono a prenderti 5 minuti per te stessa, giusto per la durata dell'esercizietto.
E' uno dei pochi metodi per staccare la testa che funziona.
Sazio la mia voglia di sapere con la lettura, di affetto (circondandomi di belle persone) e con testardaggine vado avanti per la mia strada."

3 commenti:

Sunshine ha detto...

Cara Fedefedina...mi si è cancellato per sbaglio il post e il relativo commento...
lo riposto qui :)

da Fede:E' vero, è utilissimo svagarsi e tenersi impegnate per non pensare al cibo, o comunque a qualsiasi altra ossessione. Avere un ritmo di vita frenetico e movimentato a me giova molto. :)

Elisa ha detto...

L'attività fisica aiuta a liberare la mente, a liberarsi dallo stress e a diminuire il senso di fame!! Un'ottimo toccasana!

Sunshine ha detto...

Si sto scoprendo come anche solo mezz'ora al giorno permetta di staccare la testa da tutto!! _Un vero toccasana! Se poi fatto in compagnia di un'amica, il piacere si quadruplica!!