Ho riletto più volte le indicazioni che dovrebbero aiutarmi a capire come vivere per sentirmi in salute (ad esempio non avere il fiatone dopo sole 3 scalinate, non avere gambe tremolanti come un budino scosso dopo un'ora acqua gym, non chiedere di esser soppressa dopo una passeggiata intensa) e mi è ormai chiaro che è tutto nelle mie mani.
Ho stilato una lista delle mie nuove regole e fortunatamente sono riuscita a fare in modo che fosse corta:
1. userò la wii fit plus almeno 3 volte a settimane oltre alle 2 in cui vado in piscina
2. nel fare la spesa prediligerò i cibi da preparare a quelli precotti
3. diminuirò il consumo di carne a favore di quello di pesce
2 punti su 3 riguardano il cibo ma sono contenta del fatto che (forse per la prima volta) i limiti posti sono relativi alla qualità (ne voglio aumentare il livello) e non alla quantità.
Certo, l'aspetto del quanto mangiare non è mi ancora del tutto chiaro. Come faccio a capire quando fermarmi? Sarò bilancia-pesa-alimenti-dipendente per tutta la vita? Magari una bilancina carina mi pungerà nel sonno e io comincerò a sparare “tare e grammi” dai polsi come l'uomo ragno?
In realtà la soluzione sembra molto più semplice e non richiede alcun tipo di vaccino.
Non ricordo su quale libro, ho letto che durante i pasti è utile ricorrere allo stratagemma di assegnare ad ogni boccone un voto da 1 a 5 dove 5 è il massimo gradimento. Sedendomi a tavola affamata i primi bocconi saranno dei 5 pieni, man mano che aumenterà il livello di sazietà diminuirà l’appetibilità dei bocconi rimasti. Giunta a livello 2 o 1 di gradimento mi fermerò. Perché questa tecnica funzioni ancora una volta mi devo ricordare di non distruggere tutto il pasto in 30 secondi come se non mangiassi da una settimana o non avrò nemmeno il tempo di chiedermi se ciò che ho in bocca mi piace!!
In questo modo imparerò a smettere di mangiare quando me lo chiede il corpo e non quando sento che lo stomaco sta per scoppiarmi!!
Ed eccoci giunte a parlare dei nostri impegni di oggi. In realtà il primo (n. 10) consiste nel ribadire che noi non siamo a dieta, stiamo imparando a mangiare in maniera equilibrata.
Alla fine del percorso potremo dire di essere dimagrite non per una dieta ma per aver imparato ad ascoltare i bisogni del nostro stomaco.
No so, infatti, se vi siete accorte che fino ad ora non ho accennato a calorie e grassi ma solo alla modalità corretta di approcciare al cibo.
Potrebbe persino accadere che qualcuna di noi non perderà nemmeno un grammo ma avrà fatto pace per sempre con il cibo. Non vi pare una cosa eccezionale????
Il secondo impegno (n. riguarda una cosa che fino ad ora ho detestato fare (ma che prometto farò insieme a voi!!!!) e consistere nel redigere il
Prendere nota di cosa mangiamo, dove, con chi e cosa proviamo mentre lo facciamo può darci informazioni molto utili a capire quando scattano quei meccanismi che ci fanno alimentare in modo sbagliato. Sul web ce ne sono una valanga come ad esempio questo qui
Se poi, oltre a strumenti di lavoro validi, volete trovare anche tante persone con cui confrontarvi in un clima sereno e spesso costruttivo, vi consiglio Mai dire dieta.
Buon lavoro a tutte e mi raccomando a commentare sempre gli articoli. Io condivido volentieri ciò che ho letto e imparato con voi, ma mi interessa sapere cosa ne pensate!!
Bbaci

3 commenti:
Ho iniziato il diario su "mai dire dieta":)
Sunshine e' un po' che non scrivi, aspettiamo nuovi consigli!
A presto!
Si lo so...non sto scrivendo tantissimo ma lavoro e influenza mi stanno ostacolando...ma non mollo!!! A prestissimo!!
A proposito di diario alimentare...
Ho notato in maniera netta chje quando sono arrabbiata divoro i cibi e la mia sensazione di fame si amplifica notevolmente.
Mangiare davanti alla tv, pc o altre fonti di distrazione, poi, è deleterio.
Non mi accorgo nemmeno di quanto mangio.
Credo però inizierò ad utilizzare il DAN.
Voglio tener nota delle emozioni, del tempo che dedico ai pasti e al senso di sazietà, le calorie possono attendere...anche in eterno!
Posta un commento