La semplicità con cui Zadoff A. ha affronatato la tematica, ha fatto sì che ci si riconoscesse appieno nelle situazioni da lui descritte.
Ogni volta che accarezzo con gli occhi le pagine di questo libro "illuminante", ricordo qualche sfumatura che la volta precedente mi era sfuggita, pur avendolo letto più di un anno fa.
Una delle cose che ricordo mi abbia colpita di più in assoluto, è che le persone che mangiano di nascosto, che si abbuffano e che si disprezzano, hanno tutte un tratto comune:
Sono convinta che la solitudine sia il principale "alteratore" della serenità umana. Siamo animali sociali, siamo fatti di relazioni umane e quando viene meno l'equilibrio che le regola, ci rifugiamo in noi stesse chiudendoci a riccio. Ma la cosa che mi lascia sempre sconcertata è che nessuno vorrebbe sentirsi solo...ma invertire la spirale negativa è davvero complesso.
Per questo motivo ho deciso di parlare anche oggi del libro "FAME" che non è l'abbreviazione di "Saranno Famosi" e si legge proprio così come è scritto: Effe-a-emme-e (anche perchè di grasso e cellulite famosi io non ne conosco!!!!!)
Alcune frasi, in particolare, mi hanno colpita...ed ho deciso di condividerle con voi.
[Mentre gli altri ragazzi giocavano a nascondino nel vicolo ai piedi della collinetta del nostro quartiere,io guardavo i cartoni animati e masticavo]
[restavo ipnotizzato dallo scricchiolio della confezione.Pensavo che mangiare dolci fosse qualcosa di meravigliosodisturbato solo dal doverlo fare di nascosto...]
[...ovviamente mangiare costantemente fa ingrassare fino ad arrivare a 163 chili...
Ma come si arriva a pesare così tanto? Beh...semplicemente un chilo dopo l'altro]
[Non riuscivo a fare a meno di quei dolci, mi sentivo un pò solo senza di loro.Per un pò ho pensato che sarei dimagrito senza bisogno di fare nulla...mi sarei svegliato una mattina e sua maestà la Magrezza, sarebbe stata lì ad aspettarmi nello specchio scusandosi per aver impiegato così tanto ad arrivare: "C'è stato un ingorgo tra le cosce e i cuscinetti sui fianchi di quel tipo laggiù...scusami Allen"]
[Ero sempre meno sicuro di riuscire a diventare magro...iniziai a rassegnarmi a vivere da grasso. Poi d'improvviso tutto cambi.Il modo migliore per descriverlo è dire che il cibo smise semplicemente di funzionare. Mangiare mi aveva sempre provocato una sensazione di intenso sollievo.
Naturalmente dopo aver mangiato mi detestavo....tenere in frigo avanzi di pietanze cinesi mi faceva sentire sicuro....Ormai mangiavo troppo non per il piacere di farlo, ma perchè non riuscivo a fermarmi...]
[Ma come....?!???! Avevo perseguito la magrezza e mi ritrovavo grasso!?!?!?!? E' stato un momento di crisi che però è servito a farmi cambiare rotta:doveva cambiare qualcosa ma non sapevo da dove cominciare]
[Poi nell'arco di un anno persi 45 chili...Evviva...finalmente la mia vita da magro poteva iniziare...
Però non ci fu un cambiamento repentino come credevo...Innanzi tutto non mi chiamò Kalvin Klein per dirmi che aspettava proprio me per quel servizio fotografico...La mia vita non diventò istantaneamente perfetta...solo più interessante. Passare dalla grassezza alla magrezza fu come aprire una porta su un altro mondo.Non capii la vita da magro finchè non fui pronto a viverla. Per tutti gli anni che fui grasso, continuai a pensare che fosse colpa mia, un misto di mancanza di forza di volontà. di debolezza di carattere e di passione per il cibo]
Un sacco di elementi su cui riflettere eh? E pensare che questi pezzi sono tratti solo dall'introduzione!.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate...
E per concludere:
" Quando ti svegli la mattina, Puh", chiese infine Pimpi, "qual è la prima cosa a cui pensi?"
"Che cosa c'è per colazione?" rispose Puh. "E tu Pimpi?"
"Io penso: chissà che cosa succederà oggi di emozionante?" rispose Pimpi.
Puh annuì con aria pensosa. "E' la stessa cosa", disse.
Alla prossima...baci...SUNSHINE


10 commenti:
Stupenda l'ultima frase di Puh e Pimpi :) A me va bene pensare come prima cosa "cosa c'è per colazione" però vorrei che il secondo pensiero fosse quello di Pimpi e non "cosa mangerò per merenda e per pranzo"? Basta essere cibocentrici! Non è solo il cibo a renderci felici, anzi come direi che è molto che non fa più questo effetto, quando esageriamo non mangiamo più per il piacere di farlo, come dice anche nel libro!
Grazie per aver condiviso questi pezzi!!!
Cara Susanna, sono molto contenta che ti abbiano colpita quanto me! A volte in semplici gesti e affermazioni si cela moolto di più :)
davvero belle queste frasi, sun! Deve essere un libro interessante davvero ;)
Si Fede, è davvero un libro interessante che alterna momenti di ilarità ad altri di profonda riflessione e introspezione
Credo che si riesca a fare un passo decisivo quando ci si rende conto che il cibo non basta più ad anestetizzarci dal dolore....come scrive nel libro "il cibo ha smesso di funzionare"....in quel momento guardiamo oltre e ci rendiamo conto che possiamo vivere in pace con il cibo e avere un rapporto sano con esso.
Si Desdemona, condivido appiena...il momento in cui ciò che rincorriamo in maniera malsana smette di funzionare, è quello del cambio di rotta.
Bisogna avere la pazienza e l'attenzione di riconoscerlo..e il coraggio di affrontarlo!
mi riconosco in tutti i passaggi, in tutti i tentativi, in tutti i pensieri.. in modo particolare, nel pensare che la magrezza si presenterà a me senza che io debba fare nulla per conquistarla.. oddio.. e la cosa che più mi fa rabbia è che so esattamente com'ero, come mi sentivo, come era interessante la mia vita, 5 anni e 20 chili fa.. a volte mi sento come se, consciamente e sistematicamente, abbia deciso di sfuggire a un meccanismo virtuoso. ma perchè? perchè?! nessuno mi sa rispondere? mi vien da piangere...
Ciao Cietta, intanto benvenuta e grazie per la tua condivisione.
Penso di capire cosa provi perchè anche io mi sono più volte chiesta come mai pur sapendo tutti i vantaggi di un peso ottimale, sia qui a detestare i miei 15 kg di sovrappeso senza riuscire ad abbandonarli.
Col passare degli anni mi sono detta che un approcci troppo diretto non è ciò che fa per me.
Ho iniziato a cercare di capire cosa c'è "dietro" le abbuffate e a correggere eventuali automatismi che non notavo nemmeno.
A volte si ha bisogno di un medico che ci guidi ma, fortunatamete, in molti altri casi è sufficiente fermarsi ad analizzare i propri comportamenti dinanzi al cibo e al modo in cui reagiamo a determnate situazioni. Questo blog raccoglie esperienze e consigli accumulati in 30 anni di dieta.
Non posso garantirti che troverai la risposta che stai cercando,ma magari camminare insieme renderà il percorso meno faticoso. Ti unisci a noi?
sunshine, sono Ciribedda :D
scusa per il commento di ieri,ero proprio una pezza :D oggi va meglio
Ciao cara!
Non devi assolutamente scusarti di nulla! Anzi io ti ringrazio perchè so quanto possa esser duro esprimere i prori patemi d'animo!
La strada è tutt'altro che in discesa ma stare bene in maniera DEFINITIVA è possibile!!!
Io ci credo fermamente come credo fermamente che sia possibile farlo senza troppe restrizioni . Ci vuole impegno, ok...ma " a buttare il sangue" io non ci sto!
Quando vuoi tornare a sfogarti qui sei la super benvenuta!!!
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