"Mi vedranno come un debole?" "Penseranno che sono un fallito?".
Se poi la difficoltà riguarda il cibo, il problema assume proprorzioni superiori. Si arriva a sentirsi talmente tanto colpevoli dei propri rotolini, da vergognarsi di rivolgersi ad uno specialista pensando di dover provvedere autonomamente alla soluzione del problema.Non vi sembra paradossale? E’ come dire che mentre annego mi preoccupo di cosa può pensare del mio costume la gente che sul bagnasciuga assiste alla mia dipartita. Mi sembra davvero assurdo!
Perché il pensiero altrui diviene più importante del nostro benessere?
Come già accennato, in ogni ambito della propria esistenza l'autostima gioca un ruolo importantissimo.
In molti casi, infatti, il problema principale non è il sovrappeso bensì la distorsione del concetto di sé e dell’immagine riflessa nello specchio.
Si tende a vedersi più grosse di quello che si è realmente e quando provano a dirci che "siamo esagerate" ci sentiamo offese nella nostra intelligenza e sensibilità. Come possono gli altri non notare che sono uno schifo?
Dunque,procediamo per gradi.
Se anche trovassimo la dieta giusta, la palestra giusta, perdessimo 20 kg ed entrassimo in quel vestito strizzatissimo che solitamente indossa la nostra Barbie, non è detto che saremmo felici.
Perché? Perché ci basterebbe guardare le copertine patinate di top-model super truccate per sentirci inadeguate, perché un apprezzamento non ricevuto potrebbe farci chiedere cos’abbiamo che non va, perché il nostro “specchio interiore” continuerà a proiettare di noi l’immagine di una mucca al pascolo con tanto di chiazze nere!!!!
Conclusione: una volta presa in considerazione l’idea di dover cambiare il proprio stile alimentare può essere opportuno elaborare una “strategia di guerra” che non consiste nel tagliare drasticamente gli alimenti ma che si fondi sul ridisegnare la nostra immagine interiore. Paroloni? Per semplificare il concetto, ecco un esercizio che ho trovato in un manuale di autostima tempo fa (in internet se ne trovano tantissimi altri).
Prima di iniziare si consiglia di prendersi un momento per se stessi senza distrazioni e poi di scrivere di getto le risposte a queste domande:
- in una scala di valori cosa risiede tra i primi posti?
- cosa contribuisce alla formazione della propria autostima?
- quali sono i miei punti di debolezza?(e qui di solito l’elenco è lunghissimo)
- quali i miei punti di forza? (se ne trovate un paio la vostra autostima è già in crescita)
Non leggere subito le risposte, stacca la mente e esci a fare un giro. Quando poi ti sentirai pronto/a focalizzati su una risposta per volta.Qualunque essa sia, evita di giudicarti!
Dare giudizi, è la cosa più semplice perché non implica alcuno sforzo per migliorare la situazione. Qualcuno dirà che in realtà avete il problema è la mancanza di autocontrollo, di disciplina e quant’altro.
ALT
Se questa persona non indossa una tunica bianca con tanto di aureola e le lettere P. E. (Padre Eterno) stampate in bella vista sul petto e sulla schiena,
NON HA DIRITTO DI PROFERIRE PAROLA
I consigli e il confronto son bene accetti i giudizi affrettati no!

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