mercoledì 25 gennaio 2012

Abbasso i sensi di colpa. Impegno n.5

Seguire un piano alimentare equilibrato dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo eppure quando fisso quella tabella con i giorni e le quantità spesso mi sale l'ansia.
ANSIA. 5 lettere in grado di combinare tanti danni.
Secondo molti nutrizionisti rincorrere costantemente il proprio peso ideale non fa altro che incrementarla.
La via per un approccio sereno con il proprio corpo e con il cibo risiede nella capacità di riuscire a gestirlo con serenità.
In quest'ottica non c'è spazio per i sensi di colpa ogni volta che "sgarriamo".
Capita spesso che la paura dei giudizi, dell'essere etichettati come "mangiatutto", di essere vista come quelle che "vabbè ecco che ci riprova...sappiamo come andrà a finire", di essere valutate prima di tutto dal proprio aspetto fisico, attribuisca ai chili in eccesso una connotazione quasi "umana" e "morale" che ne rende poi difficile la valutazione per quello che sono realmente: il risultato di un metabolismo rallentato. Una cosa che in concreto potremmo fare per noi stesse è di concentrarci su ciò che abbiamo di bello. Se nonostante i mio aspetto fisico la gente mi sta vicina, vuol dire che ho delle cose belle che mi contraddistinguono.
Sono queste le cose che contano davvero e anche se può sembrare una frase fatta, riconoscere le proprie doti aita ad affrontare gli eventi con tranquillità e serenità.
Al di la della protesta contro modelli di bellezza a mio avviso innaturali, credo che le persone afflitte dal proprio aspetto fisico debbano condurre un lavoro su se stesse che le porti ad individuare il vero problema. Non mi stancherò mai di dire che ci sono conclamate connessioni psicologiche tra cibo e mente.
Solo per fare un accenno, ci sono alcuni sociologi che interpretano un aumento consistente di peso come desiderio inconscio di emergere, farsi notare (più sono grande, più riesco a guadagnarmi un posto nella società).
Altre volte invece rappresenta un modo per affrontare la solitudine (il cibo diventa mio amico) altre ancora serve per sentirsi vive... Insomma una valanga di spiegazioni plausibili che volendo si potrebbero affrontare. Ma eccomi arrivata al compito del giorno.
Quello dell'ultima volta è stato durissimo....una mia foto...brrrr
Questo invece mi sembra davvero carino.
PENSIERO DEL GIORNO: "Che delusione, anche oggi non ce l'ho fatta a mantenere l'impegno preso....non so se continuerò!"
Il consiglio è quello di provare a trasformarlo in"Anche se oggi non ce l'ho fatta non è il caso di buttarla giù così dura: mica si nasce maestri. Domani provo e sicuramente ce la faccio".
IMPEGNO DEL GIORNO: riflettere sulle qualità che posseggo per iniziare ad allontanare i sensi di colpa.
Devo individuarne almeno 5. Si, lo posso fare! Mi sembra un'idea molto carina!!!

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