(appunti del 18 ottobre)
Peso: 80 kg (almeno non sono aumentata)
voglia di dolci: ridimensionata
situazione: obesità di primo livello
giorno di dieta n. 53
convinzione da 1 a 10: 5
umore: speranzoso
L'ho incontrata.
Mi ha pesata e misurata.
Non sono calata però ho perso cm.
In realtà ero calata ma ho recuperato.
Le racconto che ho avuto diverse feste, che a volte è difficile non cedere alle tentazioni e che sono molto scoraggiata perchè mi sembrava che andasse tutto bene ma i compleanni hanno scombinato tutto.
Ero pronta alla classica ramanzina tipo "signorina sa che dipende tutto da lei, bisogna avere forza di volontà e blablabla".
Ma non è andata così.
Credo che oltre ad una nutrizionista la guru sia anche una mezza psicologa perchè più che dirmi ciò che ho sbagliato mi ha fatto ragionare.
Ha cominciato a chiedermi se fossi una persona un pò rigida che pretende da se stessa il massimo in ogni circostanza, se tendo a gettarmi a capofitto in ciò in cui credo per poi lasciar perdere se non va tutto come previsto. Mi ha chiesto anche se miro alla perfezione per cui al primo errore tendo a mandare tutto all'aria.
Ok. E' nutrizionista, psicologa e anche maga.
In poche incontri è riuscita a fare un quadro preciso della mia persona.
E' vero, nella prima fase della dieta mi sentivo bene, in forza e carica a mille.
I compleanni mi hanno mandata in sbattimento.
Però a meno che non decida di darmi alla clausura andando a vivere in un eremo sconosciuto persino a quelli di Equitalia, devo trovare un modo per gestire queste situazioni.
E' facile essere sereni quando tutto è sotto controllo. Avevo la sensazione che in soli 40 giorni fossi diventata padrona del mio corpo e perfettamente in grado di gestire il cibo.
"Però, cara Dany, hai passato un'intera vita a saltando da una dieta all'altra collezionando kg e frustrazione e in poco più di un mese ti aspetti che tutto torni al suo posto?
Perchè alla prima difficoltà volevi lasciar perdere tutto pensando addirittura di annullare l'appuntamento di oggi? Non è che stai cercando un alibi per mollare?"
Alibi...potrebbe anche essere pensandoci bene. Nel senso che in più di una circostanza ho pensato che le difficoltà fossero segnali che mi esortavano a smettere, come se...mi stessi autosabotando...
Giunta a casa ho voluto approfondire il concetto e ho fatto un pò di ricerche. Ho scoperto che l'autosabotaggio è un meccanismo di protezione che si è inventato il nostro cervello per metterci al riparo da situazioni dolorose. In pratica è come se ci dicesse "fermati ora che sei ancora in tempo, se vai avanti e fallisci il dolore sarà grande. Se mi ascolti adesso e ti fermi, vedrai che sarai felice". Chissà se sono l'unica pazza a cui succedono queste cose...
Cose che ho imparato dopo questo incontro:
- le cadute e ricadute fanno parte della vita
- arrendersi alla prima difficoltà può essere un tentativo di auto sabotaggio
- una vita di scelte alimentari sbagliate non può essere corretta in meno di un mese
- bisogna concedersi il tempo necessario per attuare cambiamenti radicali
- pazienza pazienza pazienza
- autodenigrarsi no fa che rallentare il raggiungimento dei nostri obiettivi
- bisogna trovare il tempo per farsi qualche complimento
In merito a quest'ultimo punto vorrei spezzare una lancia in mio favore: avrei potuto annullare l'appuntamento e mandare tutto all'aria ma ho comunque deciso di incontrare la guru.
Questa volta è davvero diverso.
Sto dimagrendo...di testa!
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