sabato 9 novembre 2013

La trappola dei cibi light

(appunti del 3 ottobre)


Peso: 78 kg
voglia di dolci: barcollo ma non mollo
situazione: obesità di primo livello
giorno di dieta n. 38
convinzione da 1 a 10: alla grande

Tutto sembra procedere bene. Non sempre è facile però tengo botta.
Ho quasi superato la "quarantena". E' raro che io resista così tanto.
Inizio ad avvertire qualche cambiamento non solo al livello di pancia e fianchi ma anche a livello di testa. 
Ho notato che scrivere nero su bianco ciò che vivo, mi aiuta ad imprimere determinati pensieri nella memoria trasformandoli da semplice ricordo ad esperienza.
Ecco cosa ho imparato fino ad ora:
  • piccoli quantitativi di cibo sono in grado di saziarmi più di quanto pensassi (come i 40  gr di muesli a colazione);
  • avvertire un leggero languorino non mi autorizza a svuotare il frigorifero mangiando come se fosse l'ultima volta che vedrò cibo: si può sopravvivere ad un leggero brontolio (a meno che non siano passate almeno  ore dal pasto precedente e non ne manchino altre 2 al prossimo, in quel caso meglio fare uno spuntino);
  • posso essere felice anche se non consumo pasta tutti i giorni (è stato il cambiamento più grande, per me pranzo= pasta!!!)
  • nel leggere le etichette dei cibi oltre che alle calorie devo far attenzione ai carboidrati (zuccheri).
L'ultimo punto è quello che mi ha stupita di più. Ho sempre pensato che poche calorie= cibo buono.
E invece a quanto pare no...
Durante l'ultimo incontro ho detto alla mia guru del cibo (grazie Tania per questo termine, mi piace un sacco e te lo rubo!) che quando mangio rispondo ad un bisogno fisiologico: ho fame = inserisco nutrimento. Le abbuffate sono solo un brutto ricordo quindi quando lo stomaco brontola cerco di capire se si tratti di fame emotiva o nervosa. Il fatto è che a volte ho fame poco dopo aver fatto uno spuntino.
Io: "Mangio uno yogurt e tempo mezz'ora ho di nuovo una fame bestia, perchè?"
Guru: "Scommetto che scegli uno yogurt magro."
Io: "si, lo prendo light così ha meno calorie ma mi sembra di bere un bicchiere d''acqua aromatizzato alla frutta."

Mi ha spiegato che consumare cibi light non significa nutrirsi meglio e che ci si può erroneamente convincere che se è magro non mi fa ingrassare quindi ne mangio di più.
Ad esempio: uno yogurt "magro" ha un minor apporto calorico in quanto privato di grassi e addizionato di zuccheri che provocano un rapido aumento della glicemia (che mi da un'immediata sensazione di sazietà) e che a sua volta stimola la produzione di insulina per far crollare la glicemia facendomi sentire come se non mangiassi da ore.

In pratica:
  1. mangio zuccheri
  2. aumenta la glicemia e mi sento sazio
  3. l'aumento di glicemia stimola la produzione di insulina
  4. l'insulina fa crollare la glicemia e ho di nuovo fame
E' un cane che si morde la coda..
Il modo per venir fuori da questa trappola è di preferire cibi che abbiano un basso contenuto di zuccheri (che tra l'altro è stato dimostrato essere in grado di provocare una vera e propria dipendenza!).
Paradossalmente, infatti, è più opportuno fare merenda con uno yogurt intero che pur avendo maggior n. di calorie rispetto a quello light, ha meno zuccheri e pertanto mi garantirà un maggior livello di sazietà e soprattutto la fame non arriverà all'improvviso come con il crollo della glicemia, ma aumenterà gradualmente dandomi il tempo di scegliere cosa mangiare senza precipitarmi sulla prima cosa commestibile che mi capita a tiro.


Tutta questa faccenda per me è stata una vera rivelazione!


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