domenica 29 settembre 2013

La storia del mio peso

Riguardando le foto di me da piccola vedo un bimba smilza e agile fino a 8-9 anni, quando giocare tutto il giorno era ben più importante che mangiare.

A partire dagli ultimi anni di scuola elementare invece mi ricordo di essere sempre stata sovrappeso.
"Vedrai che con lo sviluppo dimagrirai, come tua sorella" mi dicevano.
Io attesi tanto questo fantomatico sviluppo ma anche quando arrivò il mio peso non ebbe un calo...anzi..

Ricordo che il confronto con le coetanee era d'obbligo, ed io ero sempre la più cicciotta del gruppo.
Non capivo come mai: in fondo mangiavo solo quello che mi veniva servito a tavola.
La colazione e gli spuntini non li facevo quasi mai se non quando avevo lo stomaco talmente tanto in subbuglio da dover mangiare qualunque cosa mi capitasse a portata di mano.
Intorno ai 13 anni ero sui 54 kg. Diventarono 65 a 15 anni, quando persi mio padre.
Non capivo come mai continuassi ad ingrassare e intanto nei momenti di sconforto, noia, gioia o quando semplicemente avevo fame, mangiavo e ovviamente ingrassavo.

Intorno ai 18 anni, il mio fidanzato di allora mi disse "se non dimagrisci ti mollo"
Persi 10 kg (arrivando a circa 60) e lo mollai io

Mi sentivo in splendida forma, facevo sport e mi piacevo un sacco.

Poi ripiombai in una spirale nera a causa di gravi problemi in famiglia e il cibo svolgeva un'importantissima funzione consolatrice. Che mi piacesse contava ben poco purché riempisse lo stomaco e...l'anima.
Vedevo quelle due antipaticissime cifre della bilancia andar su. Ero incredula: come potevo ingrassare se rispondevo solo ai bisogni del mio corpo?
Avevo fame e mangiavo.
Semplice.
                                         
L'estate del 2000 lavorai in pub. Fu un periodo molto stressante e persi un sacco di peso tornando a 58 Kg.
Mi vedevo di nuovo bella e mi ripetevo "adesso stai attenta a non riprendere i kg persi". Il problema era che non sapendo bene come avessi fatto a perderli, non sapevo nemmeno come proteggermi da eventuali aumenti.
Già perché lavorare in un locale su due piani, senza aria condizionata per 6 giorni a settimana e per 7 ore filate non è come aver imparato a mangiare e una volta finito il lavoro...beh...i kg son pian piano ritornati.

Quell'anno son partita per l'università e alloggiavo in un collegio dove era prevista la cena 5 giorni a settimana.
Sceglievo sempre i piatti più sostanziosi come se ogni volta fosse l'ultimo pasto.
Perché?
Boh...non ne ho idea.
Non avevo nemmeno idea di avere un problema.
Intanto presi 12 kg in un anno

Poi un giorno partecipai ad un incontro sull'alimentazione e sembrava che la relatrice parlasse di me.
"Perdite di controllo, Abbuffate,Consumo spasmodico di cibi semi crudi pur sentendosi sazi possono essere sintomi di un disturbo del comportamento alimentare"

E' come se mi si fosse tolto un velo davanti agli occhi:
io avevo un problema.
Non mangiavo per fame
Mangiavo per riempirmi e non soffrire
E il mio cervello aveva imparato a trasmettermi immagini di pietanze succulente ogni volta che provavo un dolore.

La scelta giusta da fare era "farsi aiutare" ma la psicoterapia da un privato presupponeva una spesa che non potevo permettermi e tramite ASL...chissà quando mi avrebbero fissato il primo incontro, tanto valeva lasciar perdere...
E così son passati altri 5 anni.
Poi finalmente ho deciso di far qualcosa e ho iniziato un percorso in cui, con il sostegno di uno psicologo, ho affrontato le mie paure.
Nel frattempo i kg accumulati nel tempo sono diventati 20....

Con il tempo ho imparato a riconoscere e limitare le abbuffate fino a farle sparire del tutto (tranne episodi sporadici); il mio peso si è assestato intorno agli 80 kg da 4-5 anni e per chi soffre o ha sofferto di disturbi alimentari sa che mantenere un peso costante rappresenta già una vittoria.

Adesso mi sono rimessa in gioco ancora una volta, con la netta sensazione che questa volta sarà diverso :)

2 commenti:

marianorun ha detto...

E quando leggo di "rimettersi in gioco" non posso che dirti BRAVA!

"Don't let go", cioè "non mollare" è la tag-line del nuovo film Gravity (con Sandra Bullock e George Clooney)... Scrivila su post-it e pensa e me che penso a te. Per motivarsi occorre soprattutto questo. Ciao e ben tornata!
Mariano (il runner)

Sunshine ha detto...

Ciao Mariano! Mi sei mancato!!
E certo che non mollo!!!
Sò testarda io!!!
Ben trovato!