Eccomi qui. Individuate le vostre paure? In teoria vi ho lasciato abbastanza tempo per farlo no?? (così ho anche una scusa per non aver scritto spesso negli ultimi giorni)
Vabbè, nessun problema! Il bello di questo blog è che ogni esercizio può essere fatto (e ripetuto) quando si vuole! Quindi per chi voglia cimentarsi nell'individuazione dei propri mostri può cliccare qui.
Alle poche che si sono invece già confrontate in merito a questa questione, come al solito va il mio ringraziamento in quanto sentirvi partecipi mi sprona ad andare avanti.
Io alle mie paure ci ho pensato a lungo.
Sono sempre molto lenta nell'apprendimento, ma l'importante è che alla fine si giunga da qualche parte.
Ciò che tempo in assoluto di più, e deludere le persone a cui voglio bene. In seconda posizione c'è la paura di deludere me stessa.
O meglio, non è che io mi deluda...piuttosto mi fa paura il fatto di non riuscire ad apprezzarmi a fondo riconoscendo i miei valori.
Uffi come sono complicata...chissà se succede anche a voi di sentirvi nel bel mezzo del groviglio dei vostri pensieri senza sapere come venirne fuori.
Un'altra paranoia grande che ho è quella di raggiungere la mia forma fisica perfetta e di scoprire di avere delle lacune e insicurezze che non avevano nulla a che fare col sovrappeso.
Nel parlare delle paure mi sono ricordata di quando ero bambina e come tutti i bimbi temevo cose come il buio, il mostro sotto il letto e suo cugino, quello che aveva fissa dimora nell'armadio.
E mi sono chiesta: come ho fatto a superarle?
Mi sono accorta che nel momento in cui ho guardato sotto il letto, ho fatto posto nell'armadio, ho lasciato uno spiraglio nella porta in modo che filtrasse un pò di luce, e magari ho dato dei nomiglioli simpatici ad ogni timore, le paure sono svanite come bolle di sapone.
Inoltre, ricordo il senso di liertà che ho provato nel confessare le mie paure ad una persona di cui mi fidavo. Ahhhhh che bell'età quella!!!
Se è vero che guardare al mondo con gli occhi di un bambino è la chiave della felicità, forse anche il modo in cui i bambini affrontano i loro problemi potrebbe essere utile.
Ed eccoci giunti all'esercizio di oggi: dopo aver individuato e preso nota delle tue paure, assegnali un un nomignolo che ti faccia sorridere, disegna un cerchio che rappresenti un recinto, e confinacele al suo interno!
Poi fissa l'immagine: le tue parole sono all'interno dello steccato, ma tu sei fuori!!!
Grazie alla PNL ho capito il potere delle immagini e il recinto ha preso il posto della foto del bikini sul frigo.
Prima si sta meglio dentro e poi si migliora anche fuori.
O no???


1 commenti:
lo faccio! al volo! :D
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