NON E' COLPA MIA SE HO DEI VIZI
RADICATI NELLE MIE (CATTIVE) ABITUDINI ALIMENTARI
In pratica, secondo l'autrice, il fatto che in passato il cibo sia stato la soluzione al malessere avvertito, ha fatto sì che dinanzi al ripetersi di una situazione simile, il mio cervello mandi il segnale che il cibo potrebbe risolvere tutto.(Nella mia mente si è già palesato il fumetto che il cervello, a mò di diavoletto sulla mia spalla, mi invita aad affogare i miei dolori nel cioccolato...benedetta immaginazione...mi è venuto da ridere...ma torniamo per un attimo seri.)
Dunque ricapitoliamo: in una situazione dolorosa ho trovato consolazione nel cibo. Lì per lì funziona e il mio cervello lo registra come soluzione apponendo all'immagine mentale del cioccolato una bella etichetta con la scritta "QUI C'E' LA SOLUZIONE".
Ciò si traduce nel fatto che la volta successiva in cui proverò quelle sensazioni, il mio cervello mi proporrà quella soluzione. Se questa pratica si consolida...TADA' ecco che è appena nato il vizio! Vista in quest'ottica ,quindi, quando siamo troppo giù,ad es, mangiamo in ripsosta ad uni stimolo inviato dal nostro cervello. Ecco perchè dopo aver dato fondo a dolci e bignè, a pizza e panini con prosciutto, ci chiediamo "Ma perchè anche questa volta mi sono rifugiata nel cibo?".
Seppur "non abbiamo colpa delle abbuffate", però, non bisogna dimenticare che nella vita abbiamo sempre due scelte:
- farci segnare dagli eventi
- segnare noi gli eventi.
Bisogna guardarsi dentro senza aver paura di scoprire qualcosa di noi che non ci piace perchè se la scopriamo, vuol dire che c'è già, che è già parte di noi quindi tanto vale affronatrla appieno!!
ESERCIZIO: chi lascia la via vecchia...a volte ci azzecca!
Immagina di percorrere un'autostrada sicura e scorrevole...quella che hai fatto perchè abituati a credere che sia la migliore o l'unica. E' l'autostrada "VIZIO". L'hai percorsa tantissime volte senza essere mai arrivati alla destinazione desiderata, un rapporto sereno con il cibo.
Accanto ad essa c'è una strada sterrata che si chiama "POSSO CAMBIARE" e per quanto non sia agevole come la prima, mi porta esattamente dove voglio: verso il cambiamento e la libertà. Più la percorrerai e più si fortificherà fino a diventare una super super autostrada
Disegna le due strade e attaccale al frigo. Dinanzi alla prossima difficoltà, chiediti quale delle due stai percorrendo. E' quella che vuoi?


2 commenti:
L’alternativa è corretta: farci segnare dagli eventi oppure segnare noi gli eventi.
In altre parole, decidere della propria vita. Decidere di fare qualcosa, di agire, partendo da tutte le piccole cose che si possono fare, e poi condividere i risultati con qualcuno, meglio un gruppetto di esseri umani, possibilmente.
Non so se il tuo accanimento per le diete sia dovuto ad un esagerato sovrappeso (qual è il tuo indice di massa corporea? Il mio è 20,5), ma credo che la prima cosa da fare sia agire con le leve delle tue articolazioni (soprattutto non verbali), ovvero: pianificare una camminata progressiva fino ad arrivare alla corsa (progressiva). Dai dieci minuti intensi del primo giorno per la prima settimana, ai 60 minuti intensi dell’ultimo (del programma base) della sesta settimana. Mantenere per altre 6 settimane il ritmo e poi, dopo questi tre mesi di training, il corpo avrà deciso di attaccare i grassi, e il peso inizierà a scendere considerevolmente e naturalmente (1 kg a settimana mediamente, senza variazioni nella dieta, fino a 12 kg).
Io non sono un esperto nutrizionista, ma conosco gli effetti del movimento sul fisico umano, li ho sperimentati e li osservo nei miei compagni dell’Atletica.
Ergo… inizia a muoverti con un obiettivo, senza privarti dei principali piaceri della vita, cibo compreso (in dosi normali)…
E poi, fammi sapere…
Ciao, Mariano
http://marianorun.blogspot.com/
Ciao Mariano, la mia risposta al tuo commento la trovi qui :http://donnesullorlodiunadieta.blogspot.com/2012/03/accanimento-o-altro-punto-di-vista.html
Mi stavo dilungando troppo e ho preso lo spunto per scriverci su un post!
Buon pomeriggio e grazie per la visita!
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