sabato 23 maggio 2015

Come trasformare le difficoltà in opportunità

A volte ritornano.
L'ho sentito dire un sacco di volte e l'ho sempre associato a sensazioni sgradevoli come il ritorno di un ex, di una persona poco piacevole o, come accade nei film horror, di uno zoombie.
Questa volta è diverso perché a tornare sono io.
Son cresciuta con la convinzione che la vita sia un insieme di cerchi che devono essere necessariamente chiusi.
Tutti.
Uno per uno.
Ho giustificato questo assolutismo come bisogno di coerenza e di ordine ma credo sarebbe più opportuno definirlo "disturbo ossessivo compulsivo" di chi ha bisogno di tenere tutto sotto controllo.
Comunque, indipendentemente dalla sua definizione, pensavo che anche questo blog fosse un cerchio chiuso.
Nato per aprire una finestra sui dca di cui si inizia a parlare solo oggi, mi ha accompagnata nel percorso attraverso l'accettazione del problema fino alla sua guarigione.
Si perché come ho detto molte volte, dai disturbi alimentari si può assolutamente guarire.
E' altrettanto vero che ci possono essere delle ricadute più o meno importanti che possono portare a riaprire vecchie ferite e a intraprendere nuovi percorsi curativi.
Ed eccomi qui.
Col mio fagotto di insicurezze formato panini e dolcetti, mi son rimessa in cammino.
Solo che più che una serie di cerchi, ho iniziato a vedere la vita come una tela da ricamo. Vista da sotto è un groviglio di nodi e fili allacciati tra loro, vista da sopra è un capolavoro.
In questo momento sono impelagata in una serie di punti a croce che più che un disegno bellissimo, visti dall'alto sembrano degli scarabocchi...
Ma pazienza.
Da qualche parte bisogna ripartire ed io sono già in viaggio...

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