mercoledì 9 aprile 2014

Ecco come rinnovare la motivazione e pianificare un obiettivo

Ogni volta che mi lancio in un progetto impegnativo, sono animata dalle migliori intenzioni di riuscita. L'obiettivo mi pare chiaro e raggiungibile e al grido interiore di "Yes I can" mi muovo nella direzione del successo.

Il primo periodo mi regala emozioni simili a quelle dell'innamoramento: l'umore è al top, non mi pare ci siano intoppi, sono convinta al massimo di ciò che faccio e nessuno può farmi cambiare idea. Lo stesso accade quando decido di mettermi a dieta.

Inizialmente mi sento immune dai fallimenti.
Assaporo già la sensazione della vittoria.
Continuo a dirmi che sarà diverso.
In poche parole sono MOTIVATA e i primi risultati iniziano ad arrivare.Gaudio.

E poi?
Poi sembra che si inceppi il meccanismo e il vaso di Pandora dei dubbi, si scoperchi.
"E se non riesco?"
"Ecco, ho sgarrato ripetutamente e sto mandando tutto all'aria."
"Lo sapevo che avrei rovinato tutto"
"Non ce la farò mai"

E giù di messaggi autosabotatori che farebbero fallire anche il voto del silenzio fatto da un monaco tibetano (e si sa che loro hanno una forza di volontà invidiabile!).
Ne ho parlato con la mia nutrizionista. Mi aspettavo (speravo) che mi desse qualche perla di saggezza in grado di far chiarezza su tutte le mie perplessità e che mi ricaricasse come uno di quei pupazzi a molla.
In realtà mi ha "rimandato la palla" portandomi a riflettere che essere lì era già espressione della mia motivazione. Mi ha fatto notare che sono stata io a cercarla. Io le ho detto che avevo un obiettivo. Io le ho chiesto di aiutarmi a raggiungerlo. Io, io, io.... Poi mi ha parlato della barca a vela con una metafora che mi ha colpita parecchio.
"Sei mai andata in barca a vela" mi ha chiesto. "La vita è come la barca a vela. Quando c'è vento vai avanti spedita ma se c'è calma piatta resti immobile. Puoi vedere la riva ma non riesci a raggiungerla fino a quando le correnti non si mettono nuovamente in moto. A quel punto sta a te imparare a domare il vento e a sfruttarlo a tuo favore o a rischiare lo sfascio." Vedendo che aveva centrato il bersaglio ha aggiunto "Ricordati che mollare non è  tra le opzioni contemplate!"
Credo che le interpretazioni di questa similitudine siano molteplici. La mia è stata che i venti sono le emozioni che ci governano e la barca a vela è la motivazione. E' sempre presente anche quando ci pare essersi volatilizzata. A volte c'è bisogno di una virata e, come ogni bravo skipper,  è necessario navigare tanti mari e accumulare tanta esperienza.

Prima di congedarci, la mia guru del cibo, mi ha consigliato di pianificare per iscritto il mio obiettivo.
"Non è una cosa semplicissima ma se lo fai per bene, può aiutarti a rinnovare la motivazione tutte le volte che ti sembra perduta."
Tentar non nuoce no?

COME PIANIFICARE UN OBIETTIVO
Prendi carta e penna e definisci questi punti.

  • DESIDERIO: l'obiettivo non si concretizzerà realmente se non lo desideri profondamente.Assegna al tuo obiettivo un voto da 0 a 10. Più il desiderio di raggiungerlo sarà vicino al 10 più saranno alte le possibilità di non perdere di vista la meta.
  • POSITIVITA': il raggiungimento dell'obiettivo sarà più vicino se costruiamo messaggi positivi. Continuare a dirci che non ce la faremo mai, non fa che minare la fiducia in noi stessi e allontanarci dal risultato sperato.
  • CONCRETEZZA: ciò che si desidera è realmente raggiungibile? Se sono alta 1,65 non potrò mai essere 1,80. Lo stesso vale per il mio corpo: non sarò mai esile e mingherlina se la mia conformazione fisica prevede fianchi larghi e bacino alla Jennifer Lopez (magaaaaaaari)
  • TEMPI: pianificare delle tappe intermedie è molto utile per non perdere di vista ciò che stiamo facendo e dove vogliamo arrivare. Ovviamente anche i tempi devono rispondere  al criterio di concretezza e desiderare (seppur ardentemente) di perdere 20 kg in una notte no lo è affatto!!!

Allora?
Avete preso carta e penna?
Io ci provo!


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